Sono oltre 47.000 le persone senza fissa dimora in Italia e 6 su 10 sono stranieri. Nella maggior parte dei casi, infatti si tratta di stranieri (59,4%), uomini (86,9%) con meno di 45 anni (57,9%); la media è 42,2 anni. Il 58,5% vivono al nord e nei due terzi dei casi hanno al massimo la licenza di media inferiore e sono stati costretti alla strada per la perdita di un lavoro stabile e per la separazione del coniuge (33,7%).
La maggioranza delle persone senza fissa dimora è costituita da stranieri (59,4%) e le cittadinanze più diffuse sono la rumena (11,5%), la marocchina (9,1%) e la tunisina (5,7%). Il 43,1 % degli stranieri ha un diploma di scuola media superiore (contro il 23% degli italiani), il 9,3 ha una laurea, ma il 6,1% dichiara di non sapere ne leggere ne scrivere.
Il 7,5% del totale dichiara di non avere mai avuto una casa .
Le persone senza fissa dimora che non svolgono alcuna attività lavorativa sono il 71,7 del totale.
Il 6,7% dichiara di non avere MAI lavorato. Oltre la metà (il 51,5%)dichiara di non lavorare poiché non riesce a trovare un’occupazione, circa un decimo per motivi di salute, per problemi giudiziari o di irregolarità dei documenti.
Dopo Milano (13.000), Roma (7.800), Palermo (3.800) Firenze è al quarto posto in Italia per numero di senza fissa dimora censiti : 1.911 (60,9% stranieri)
(dati indagine ISTAT senza fissa dimora pubblicata Ottobre 2012)
“Caro Massimo,
le nostre accoglienze sono tutte strapiene…….. parte con il sostegno delle istituzioni e parte (sempre di più) a nostro totale carico. Le nostre mense lievitano di ospiti tutti i giorni !!!!!
……. Parlatene in consiglio comunale! L’ indagine Istat dell’ Ottobre scorso sul censimento dei senza dimora in Italia poneva Firenze al quarto posto con circa duemila senza dimora censiti. Il 40% italiani. Anche a Firenze, dove possiamo dimostrare ottime collaborazioni con l’amministrazione, è cruciale il tema delle residenze. Senza la residenza infatti, si è privati dei diritti fondamentali per l’inclusione sociale. La Caritas come il resto le altre organizzazioni umanitarie potrebbero fare di più, ma la politica ?????? ………..
……………Caro Massimo scusa lo sfogo ma credimi, quando tutti i giorni ci si trova a cimentarsi, spesso con scarso successo, con innumerevoli casi come quello che mi poni, ci si sente anche autorizzati a sfogarsi con amici come te impegnati in “questa politica”. Saluti cari “
(Stralcio di una lettera inviatami da Alessandro Martini – direttore della Caritas di Firenze)
Quando ho letto i dati dell’ISTAT mi si è stretto il cuore. Ma io, consigliere comunale, cosa posso fare? Ci si sente impotenti di fronte a certi numeri e a certe situazioni.
Da quando sono stato eletto (2009) ho ricevuto innumerevoli richieste di aiuto da parte dei cittadini: buche sulle strade, locali rumorosi, inciviltà dei padroni dei cani, asili nido, centri estivi, curriculum ecc. E’ normale –ho sempre pensato- che la gente si rivolga a chi conosce perché è “impegnato” in politica. Ma vi garantisco: dall’inizio dell’anno sono davvero sommerso dalle richieste d’aiuto che hanno a che fare con la casa. Situazioni drammatiche, con minori, con donne incinta!!! Sfratti, impossibilità di pagare mutui, bollette o semplici lavoretti. Le graduatorie delle case popolari risolvono solo pochi problemi. Ho cercato di darmi da fare, di capire e informare le persone per andare a bussare alle porte giuste, ma trovare soluzioni anche temporanee è sempre più difficile.
L’assessore Saccardi sta facendo davvero i salti mortali, ma i numeri sono impressionanti.
Dal 1 ottobre 2012 (giorno in cui è scaduta la proroga del blocco degli sfratti da parte del governo) nel Comune di Firenze si stanno effettuando una media di 6/8 sfratti AL GIORNO con la forza pubblica. 150/180 famiglie sfrattate al MESE. Quasi tutti per morosità incolpevole. Finora circa 1.000 sfratti in otto mesi. Il dramma è che ce ne sono ancora 1.500 da effettuare. Bene ha fatto il comune a effettuare controlli stringenti sull’assegnazione delle circa 8.000 case popolari per scovare i furbi che non pagano o che non hanno più diritto all’alloggio per cambio di residenza e/o mutato reddito. Consente e consentirà di tamponare qualcosa, ma poi???
Dove vanno tutte queste persone? Finora si è potuto arginare l’alluvione, ma quando il fiume diventerà mare? Senza casa, senza cioè la residenza, si perde il diritto all’assistenza, ai sussidi, ai diritti fondamentali.
Il Comune di Firenze fino cinque anni or sono aveva più di quattromila iscritti alla via virtuale “Lastrucci ” (il cognome del dirigente di allora) che dava la residenza ai “senza fissa dimora” . Quell’importante esperienza si è però conclusa soprattutto a causa dell’importazione da altre città del “turismo della disperazione”. Si attraevano disperati da tutte le parti d’Italia e non era più sostenibile. Adesso i numeri degli assistiti sono molto più contenuti. Ma certamente insufficienti rispetto alle reali necessità.
Il problema dei senza fissa dimora sommato a quello degli sfratti a mio avviso creerà, (se non si pone mano a soluzioni importanti) con l’arrivo dei primi freddi a novembre/dicembre, una situazione esplosiva anche dal punto di vista della sicurezza.
Occorre intervenire adesso, prima che sia troppo tardi. Una buona notizia è arrivata la scorsa settimana. Laregione Toscana ha stanziato 700.000 euro per Firenze per le politiche abitative. Certamente una boccata di ossigeno, ma occorrerà trovare altre risorse. Da parte mia, per quello che mi compete, nel bilancio di previsione 2013, pur nei tempi di durissima crisi che stiamo vivendo, mi batterò affinchè sia ripristinato il milione per le politiche abitative già stanziato nel 2012 e caduto sotto la mannaia della spending review del bilancio consolidato.
Occorre tenere alta l’attenzione su questi temi e sostenere l’amministrazione se farà scelte sofferte a favore degli ultimi e dei più deboli.
“Voi avete nei miei confronti un solo diritto: negarmi la fiducia. Ma non avete diritto di dirmi: signor Sindaco non si interessi delle creature senza lavoro (licenziati o disoccupati), senza casa (sfrattati), senza assistenza (vecchi, malati, bambini)…… Se c’è uno che soffre io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi con tutti gli accorgimenti, che l’amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia diminuita o lenita”.
(Giorgio La Pira – consiglio comunale del 24 settembre 1954)
SAN JACOPINO: ANCORA SULLA PIAZZA!
Andrea, un cittadino che abita in Piazza san Jacopino, mi ha inviato un bellissimo video che illustra i lavori svolti.
Davvero un bel lavoro. Complimenti. C’è soddisfazione quando si incontrano persone dotate di senso civico. Grazie Andrea.
Guardatelo e fatemi sapere le vostre le vostre riflessioni : http://youtu.be/PsiV2m9GEjc
ELEZIONI COMUNALI A CAMPI BISENZIO IL 26 MAGGIO 2013
VOTA LUIGI RICCI in consiglio Comunale con Emiliano Fossi Sindaco.
Invito tutti i campigiani a cui arriva Frammenti a votareLuigi Ricci. Lo conosco e lo stimo da 25 anni. Per me un amico sincero, per la politica una mente giovane e brillante. 41 anni, consigliere uscente, fra i fondatori di Macramè (il centro giovani a Santa Maria), di Tandem di Pace. Collabora con Libera e da sempre impegnato nelle politiche a sostegno degli ultimi e della pace.
Per chi volesse saperne di più legga la locandina in allegato.
VOTA RICCI – VOTA RICCI – VOTA RICCI – VOTA RICCI – VOTA RICCI- VOTA RICCI – VOTA RICCI – VOTA RICCI – VOTA RICCI – VOTA RICCI-VOTA RICCI –
In alto i cuori
Massimo Fratini