Ripartono gli incontri alla CASINA ROSSA (via san Carlo, 17 – zona soffiano)
Giovedì 5 Dicembre 2013 dalle 19,00 alle 23,00
Ore 19.00: chiacchierata intorno al tema PRIMARIE del PD: COME si vota, PER CHI si vota, come si cambia l’Italia.
20,30: Cena condivisa. Il prima sarà offerto. Ciascuno porti un secondo o un dolce da condividere.
21,15: incontro con LIVIO GIANNOTTI amministratore delegato di Quadrifoglio. Parleremo di rifiuti e di raccolta differenziata.
VI ASPETTO
L’8 dicembre si va a “PRIMARIARE”
Fra i molti interventi che in questo periodo parlano di primarie, ho deciso di scegliere quello di Giovanni Colombo, un amico di Milano:
Si va o non si va? Si va. L’8 dicembre si va a “primariare”. A dire il vero, cavo al piè sonante sembra il PD. Collassato il 19 aprile 2013, per colpa dei 101, da quel dì non si è più ripreso. E’ l’emblema dello sfinimento della generazione post-comunista e cattolico-democratica. Quel che si vede in giro è un soggetto instabile e incoerente, gestito da micronotabili, uniti fra loro da patti fragili, che oggi ci sono e domani chissà. Eppure il PD continua ad essere il mio partito, pardon, il mio container di riferimento e quindi, almeno il giorno delle primarie, risponderò all’appello.
Matteo, Gianni o Pippo? Matteo. L’ho già votato l’anno scorso, il bimbaccio toscano (copyright Marco Damilano), quando c’era in ballo la premiership. La sua candidatura avrebbe messo a disposizione del centrosinistra l’arma vincente: la giovinezza (con annessa rottamazione). Invece è andata com’è andata, l’usato sicuro non ha funzionato. Adesso la competizione è per la leadership. Dopo un anno il bimbaccio è rimasto tale e quale e ha l’ energia del cinghialetto per spazzar via l’autoreferenzialità dei “cacicchi”. Quindi lo voterò nuovamente, pur sapendo che neanche lui è l’uomo giusto per questa fase apocalittica.Chi mi conosce lo sa: intendo apocalisse nel suo significato tecnico di “rivelazione”. Si sta rivelando in modo tragico l’insostenibilità di questo modo di fare politica (mi limito alla politica, ma il discorso va esteso a 360° gradi cfr. Lombardia libera, ed. Il Margine).
Questa politica non dice e non trasmette più niente. Si è fatta vampiresca, ci toglie quel poco di sangue che ci resta nelle vene, succhiando le ultime gocce della nostra residua attenzione. Non ce la facciamo più! Non è più sufficiente compensare la crisi economica che ci preoccupa e il senso dilagante di morte che ci soffoca con la velocità delle comunicazioni e l’incremento parossistico degli eventi. Abbiamo bisogno di un profondissimo ricominciamento, che esige innanzitutto la “primavera dei cuori”. ……….sono i cuori che non funzionano più. Cuori inariditi per troppa comunicazione e marketing, che da tempo immemorabile non vengono inzuppati nella cultura e nella spiritualità. Cuori bloccati da un eccesso di ambizione e da un narcisismo fuori controllo. Cuori insensibili alle tragedie di ogni giorno.
Invece c’è ripartenza solo con cuori palpitanti, intelligenti, generosi. Cuori di pellicani. Nel tempo dell’apocalisse l’azione del cinghialetto serve per preparare l’arrivo del pellicano. Chi è costui? “Sono divenuto simile al pellicano nel deserto… “(Salmo 101,7).
Nella tradizione medievale il pellicano, che curva il becco verso il petto per dare da mangiare ai suoi piccoli i pesci che ha nella sacca, è stato assunto a simbolo della carità: è colui che nutre i suoi cari con il sangue che gli sgorga dal petto. Chi si presenterà così, mostrandoci il suo cuore ferito per amore dei figli (figli=futuro), sarà lui il vero leader che ci guiderà nella traversata nel deserto. Pie pellicane, inébria me…
Saluti rossi come le bandiere di un tempo
Giovanni Ambrogio (Milano – Italia)
Trovo molto originale il commento del “cinghialetto” e del “pellicano”. E’ volutamente provocatorio. Insomma: la vera politica la fa chi è disposto a pagare di persona, a spendere del suo, a non donare solo il superfluo, a impegnarsi non solo per tornaconto personale ma per servire l’uomo. Occorre riscoprire la vocazione (laica o civica) alla politica al posto dell’”impegno politico”. E’ il servizio che nobilita. Che rende GRANDI, non è il ruolo che ricopri. Non dobbiamo mai perdere di vista questi valori che sono fondamentali e costitutivi non solo della persona umana ma anche della politica intesa come polis –appunto- servizio alla città
ALLORA DOMENICA 8 DICEMBRE TUTTI A VOTARE. IO VOTERO’ MATTEO RENZI
soprattutto perché è arrivata davvero l’ora di cambiare verso.
istruzioni per il voto e spiegazione di dove e come andare a votare.
L’8 Dicembre, dalle 8 alle 20, potranno votare TUTTI I CITTADINI, NON iscritti ed iscritti al PD, a partire dai 16 anni di età.
Gli elettori dovranno recarsi al proprio seggio (elenco seggi file in allegato e su www.primariepd2013.it , muniti di documento d’identità, tessera elettorale e 2 euro. Gli iscritti al PD, presentando la tessera, saranno esentati dal pagamento dei 2 euro.
SOLTANTO PER LE CATEGORIE QUA DI SEGUITO ELENCATE c’è l’obbligo di registrazione sul sito www.primariepd2013.it oppure su
entro le ore 12 di Venerdì 6 Dicembre, :
– Ragazze e ragazzi di 16 e 17 anni.
– Coloro che al momento del voto si trovano fuori dalla provincia di residenza.
– Gli stranieri con carta d’identità o valido permesso di soggiorno.
Nei casi di comprovata impossibilità dell’elettore a recarsi al seggio, si può fare richiesta per ilvoto a domicilio all’indirizzo mail info@pdfi.it, all’attenzione di Osvaldo Miraglia, entro venerdì 6 Dicembre.
Per il voto degli italiani all’estero, informazioni complete sul sito www.primariepd2013.it.
VI ASPETTO ALLA CASINA ROSSA.
DUC IN ALTUM
Massimo Fratini
sono rimasto sconvolto dalla tragedia di Prato. Fra i molti commenti che ho sentito, non si sottolinea abbastanza il fatto che se i cinesi sono sfruttati, schiavizzati e vivono in condizioni disumane, la colpa è principalmente di noi italiani che, affitando a nero, comprando al ribasso permettiamo che certe cose accadano. Combattiamo gli italiani, non i cinesi. Ne sa qualcosa il mio amico don Giovanni Momigli che da vent’anni combatte questa battaglia con gli italiani di san Donino. Quante minacce e soprusi deve continuamente sopportare a causa degli italiani che vogliono sfruttare????