Questa è l’immagine che ho scelto per rappresentare il Natale di quest’anno: le sbarre di una prigione. Penso che se Gesù nascesse oggi, quello potrebbe essere un buon luogo. In questi giorni ricevo tantissimi messaggi di auguri. Saranno molto più graditi se insieme a me
ADERIRETE ALL’INIZIATIVA PROPOSTA DAL GARANTE DEI DETENUTI per una raccolta fondi per l’acquisto di un bancone per il “giardino degli incontri” e per altri arredi in modo da rendere più confortevoli gli incontri dei detenuti con i loro familiari. Indirizzare le offerte con la scritta “giardino degli incontri” a
Società della Ragione onlus -cod. fisc. 94159130486
Conto corrente 1000/00011737- Banco di Napoli, Roma, 1 Filiale 01101
via del parlamento, 2 . Roma
IBAN IT 96 P010100321100000011737
Il Giardino degli incontri è un luogo di pace e fraternità. Un luogo dove persone normali possono avere incontri normali. Il fatto che sia all’interno del carcere di Sollicciano lo rende unico e indispensabile. E’/sarà un l’unico luogo dove 1.000 persone si possono incontrare per avere relazioni normali con le proprie famiglie. Chi ha sbagliato è giustamente privato della libertà, ma non ha bisogno di essere anche torturato dall’assenza di luoghi che ti consentano di avere una dignità. A Sollicciano continuano a esserci 1.000 persone quando il luogo ne consentirebbe 500. Tutto è pensato per la metà: mensa, cucina (servono i doppi turni), personale carcerario, sanitario, attività di sostegno e di integrazione. Non essendoci spazio per tutti, le condizioni di vita divengono quindi disumane : non c’è privacy, si vive ammassati, non c’è assistenza sanitaria, si moltiplicano i suicidi. Tanti, troppi suicidi!
Ma è giustizia quella che stiamo dando ai nostri fratelli carcerati o piuttosto tortura, vendetta? Come possiamo pensare che una persona che vive in ambiente inumano poi possa redimersi ed essere reinserita nel mondo?
Ebbene, abbiamo l’occasione di poter fare qualcosa. Versiamo un’offerta per il Giardino degli incontri (fra l’altro sono offerte deducibili). Sarà il nostro modo di essere presenti anche noi ai colloqui (agli incontri appunto) dei detenuti con i familiari.
E siccome siamo a Natale, offro a voi e a me una splendida pagina di Carlo Maria Martini sulla giustizia
“ Esistono diritti personali inalienabili che non possono essere mai calpestati per nessun motivo, per nessun guadagno, per nessun interesse. Fin dal primo istante della loro esistenza ogni uomo e ogni donna hanno dei diritti inconculcabili, perché ciascuno- di qualunque razza, colore, cultura, educazione, censo, età – è stato creato da Dio.
E’ la creazione divina il fondamento della giustizia umana. E dal momento che Dio ci ha amati, voluti, creati, come soggetti di diritto inalienabile, chi offende il diritto offende Dio stesso. La giustizia ha quindi una dimensione divina: per questo è così forte
……………Ciascuno di noi deve imparare ad essere responsabile della propria e dell’altrui felicità… L’ozio forzato, l’isolamento immotivato, il parassitismo strutturale non responsabilizza certo chi è irresponsabile. Ogni persona, anche se in carcere, va posta nella condizione di autodeterminarsi in alcune cose e di collaborare alla ricostruzione del bene comune. Si tratta di ideali molto alti e perciò conseguenti all’accettazione della rieducazione, della riabilitazione, del reinserimento dei carcerati, quali punti di riferimento per affermare il diritto del valore della persona umana.”
Il 30 Dicembre tutti a votare per le primarie per la scelta dei parlamentari del PD .
Sono orgoglioso di far parte del Partito Democratico. In questo tempo dove tutti parlano di disaffezione alla politica, noi decidiamo di scommettere sulla partecipazione, sull’impegno sulla trasparenza. Andremo a votare il 24 febbraio ancora con un sistema elettorale antidemocratico che eleggerà un parlamento di cooptati. Noi del Pd invece avremo l’orgoglio di poter dire: I NOSTRI PARLAMENTARI LI ABBIAMO SCELTI NOI.
Nel prossimo “frammento” affronteremo il tema delle preferenze e delle persone da scegliere fra le 11 candidature. Anch’io ho “rischiato” di cominciare la raccolta delle 500 firme necessarie per candidarsi, ma ne riparleremo con calma.
Intanto vi auguro di vivere un Natale SCOMODO. Un Natale di pace e di fratellanza (certo), ma scomodo.
Scomodo perché si sia solidali con chi soffre
Scomodo perché si possa aiutare chi ha bisogno,
Scomodo perché non si faccia l’abitudine alle ingiustizie,
Scomodo perché non si aspetta che siano gli altri a prendere l’iniziativa
Vi auguro di vivere in un Giardino di Incontri….. quelli veri, quelli del cuore.
Buon NATALE
Massimo Fratini